Madonna del Bosco
Scheda tecnica
L’ornato metallico è costituito da un arco a tutto sesto e da due fasce laterali diritte smontabili che proseguono con lo stesso decoro prolungandone la verticalità. Sono rappresentati due ordini di semicerchi definiti da un bordo bombato liscio che poggia sull’arco a tutto sesto della struttura lignea della Residenza. Il primo ordine frontale a tutto campo alterna foglie di acanto stilizzate a volti di angeli alati;il secondo ordine lascia intravedere fra gli spazi del primo, un fiore con al centro un corallo semisferico forato e fissato per mezzo di un filo metallico. È uno sbalzo leggero dal tratto generico ispirato ad un’arte popolare, ma di notevole suggestione. Al centro nella parte alta troneggia l’angelo più grande. A seguire, in modo speculare, quattro foglie di acanto e quattro angeli alati a dimensione gradualmente rastremata. Si notano tuttavia alcuni particolari interessanti. Ogni angelo ha una caratteristica differente: l’espressione, il taglio di capelli, la dimensione e la configurazione delle ali che possono essere a diversi ordini di piume, anche nello stesso angelo. Il terzultimo fiore a destra è semplicemente traforato su lastra piatta, mentre tutti gli altri presentano i petali in rilievo. In nessuna parte dell’opera è stato possibile individuare punzoni identificativi dell’autore e del luogo di esecuzione. L’originaria superficie metallica si presentava profondamente ossidata ed in alcune parti assai danneggiata da riparazioni, saldature a stagno e incrostazioni di vernici.OPERE DI CONSERVAZIONE E RECUPERO
Fasi di interventoSmontaggio
La prima operazione sulla residenza è stato lo smontaggio delle lastre metalliche dalla struttura in legno che porta la data del 1841 nello sportello che da dietro chiude l’immagine ceramica della Madonna del Bosco.Il corallo
I coralli smontati e trattati in modo separato si rivelano come il centro di un antica collana a gradazione di corallo mediterraneo.
Le lastre argentee
Il lavaggio delle lastra ha liberato la superficie dalle incrostazioni rivelando la natura preziosa del metallo. Sono comparse più evidenti le numerose riparazioni a stagno ed è emersa l’impostazione originale dell’arco superiore, composto da tre lastra in argento saldate all’altezza del primo angelo laterale destro e sinistro.
Il recupero
Al fine di consolidare e risanare la struttura si è proceduto all’eliminazione chimico-meccanica dello stagno e le lastre sono state fissate con saldami argentei riposizionando accuratamente il tutto secondo la struttura originaria.
Lucidatura
Attraverso vari procedimenti con l’aiuto di ruote di tela, di cotone e di brunitori si ottiene l’antico splendore delle superfici come in origine si dovevano presentare ai pellegrini che, devoti, venivano abbagliati dallo scintillio dell’argento.
Trattamento superficiale protettivo antiossidante
Le lastre lucide e sgrassate sono state oggetto di un trattamento che preserva l’argento dall’ossidazione naturale.
REALIZZAZIONE DI DUE COPPIE DI ANGELI ADORANTI
Progettazione
Come risulta dalla documentazione fotografica dell’archivio della Parrocchia, la Residenza della Madonna del Bosco era dotata di quattro angeli,asportati furtivamente negli anni novanta: due più piccoli ai lati della corona lignea che sovrasta la Residenza, due più grandi inginocchiati alla base. Seguendo questa documentazione, è stata creata una sagoma in scala 1/1 per verificarne le proporzioni e l’esatta postura in base agli ancoraggi originali. La realizzazione dei disegni è stata particolarmente accurata al fine di una armoniosa integrazione dell’opera.
Realizzazione
Per la realizzazione dei quattro angeli mancanti si è partiti dalla lastra in argento 925/1000. La modellatura, cioè lo sbalzo vero e proprio è stato eseguito in laboratorio con strumenti semplici, martelli, scalpelli, punteruoli ed poggetti acuminati simili a scalpelli. A poco a poco la sagoma prende forma ed assume sempre di più il profilo del disegno. Le quattro figure sono state realizzate con sbalzo a mano e cesello; particolare cura per la realizzazione delle ali, che al tatto danno la sensazione di piuma. Le sagome sono state ritagliate e preparati gli ancoraggi per la sistemazione definitiva sulle anime in legno.
Rifinitura
Spazzolatura e lucidatura sono state eseguite per entrambe le coppie, mentre solo per gli angeli più grandi adoranti inginocchiati si è ritenuto evidenziare le ali ed il drappo con una doratura a spessore 5 micron lucida.
RESTAURO CONSERVATIVO
La Residenza così come è arrivata nel mio laboratorio è costituita dalla sovrapposizione di due corpi nettamente distinti: Residenza e Tronetto. La Residenza è stata sottoposta a lavori di tassellatura dove erano ancorati gli angeli ed a lavori di pulitura con ritocchi alla cornice di riquadro dei pannelli della base su cui appoggia tutta la parte decorativa con l’immagine della Madonna. Sul pannello centrale sono scolpite decorazioni in legno argentato che sono state sottoposte alla disinfestazione contro i tarli, alla stuccatura di tutti fori da questi causati, alla solidificazione delle parti stuccate e alla ritoccatura sempre con foglia di argento ed oro. Grazie alla collaborazione tra l’orafo Paolo Ponzi ed il restauratore Antonio Stoppa sono state ricostruite le quattro anime in legno di noce sagomate ed adattate ad ogni singolo angelo per poter essere ancorate alla base della Residenza.
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